martedì 25 maggio 2010
La signora cOrnflackes si sentiva mangiata viva ,qualcunO nei vicoli di Fezbug e Sphincter city leccava le sue budella in continuazione.gli stava addosso come polvere sui soprammobili e il profumo era di armadio chiuso e naftalina. avesse almeno visto i suoi occhi,avrebbe potuto avere un chido a cui crocifiggere i pensieri notturni.quei pensieri alati e ... Mostra tuttomostruosi ,come i pipistrelli ciechi ebbri di mercuriO.
invece sentiva quella lingua ruvida,come quella dei gatti leccargli il collo e non sempre era piacevole.quella strana cOsa andava nutrita ogni giorno ,come una pianta carnivOra aveva sempre fame.lui si rivoltava le tasche ed aveva finito anche le briciOle.e la cOsa si lamentava rantolando sotto il suO letto.lui era solo pieno d'alcOol e pillole e pOesie del nonno e musica greca.di giorno lavorava dentrun computer succhiasangue e la sera avrebbe volentieri fattO una sveltina per le scale.niente di impegnativo.una piccola cOsa fisica
un blow jOb veloce una ferita da riempire nel buio.da trafiggere col suo cazzO rOmanticO.
ma l'altra cOsa gli parlava d'amOre e quell'amOre gli cOlava tra le gambe e si rapprendeva tra le cosce e sulle lenzuola blu trovava tracce di baci liquidi e pisciO di gatto.
trovava una dolcezza sconosciuta.
allora fuggiva e la cOsa stava muta nell'Ombra.l'avrebbe guardatO come un sOle lontano che ti entra negli Occhi.non avrebbe pianto ne' cercato.sarebbe stata immobile nella vasca da bagno.con il vapore sulle piastrelle.lo specchiO rOtto e
piccoli scOrpioni metallici che le danzavano nel cuore.
come nel cerchiO di fiamme.
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