Stavo venendo da te.Tenevo i pugni stretti in tasca e il cuore m'impazziva di luce.Un fiume in piena il mio sguardo.Solo pensare il tuo nome mi scaldava il sangue.Eri il mio laccio emostatico.Ti stringevo forte e tu mi mostravi la vena.Tenera e pulsante,come una piccola madre che accarezza la testa al figlio appena nato.Anche in mezzo alla gente avevamo un nostro cerchio magico dove stare da soli.L'iniziazione degli occhi.La tenerezza delle mani. Missis Strangelove aveva bevuto troppo.Come fanno le ragazzine al primo appuntamento.Ma ora era una donna .Il ragazzo greco ebbe mille premure e la portò nelle fessure della notte.La fece sentire a casa.Nell'immensa casa del suo cuore di mercurio.E lei vide i suoi giardini segreti,i suoi melograni e le rose e la sabbia di Pafos sulla punta delle sue dita. Era una nuova alba,era una perla che luccicava al sole.era l'odore della terra dopo un temporale. Ora c'è un Tempo nuovo ,un riverbero di tristezza e un vorticoso desiderio di gioia. Missis Strangelove sente che tutto questo è meraviglioso.E' oltre l'Amore.Non esistono parole per dirlo . *c'era come un piccolo tormento sottile dentro i miei occhi notturni...correvo a perdifiato e poi cadevo .e mi sanguinavano le ginocchia. mia nonna mi portava al cimitero e cambiavamo l'acqua ai fiori dei morti-stavamo sedute sulla tomba di famiglia -io col mio fermaglio a forma di stella e lei coi capelli legati in una lunga treccia -come un groviglio di serpenti smeraldini affamati di sole- tutte le cose che voglio dirti galleggiano come meduse nel mio sangue- ho una nostalgia immensa di te* vedi la pioggia...? mia nonna mi diceva sempre che la pioggia era gesù che piangeva. tu capisci..Lefty..che con queste cose che mi dicevano io non potevo non essere triste. scavavo piccoli buchi nella terra per nasconderci dentro petali di fiori.

Lettori fissi

domenica 23 ottobre 2011

Sabato sera .ore undici e ventinove


Decido di non implorare e mi rifugio sotto un plaid a quadretti rossi e blu.C'è un freddo cane ma non accendo il riscaldamento per risparmiare.Sono lucidamente triste.i minuti passano ed ho una sensazione di infinita debolezza,come se stessi morendo dissanguata.colpita e ferita in un punto vitale e lasciata lì-a morire-,in un bosco di alberi alti dove non filtra neppure un raggio di sole.Non ho più la forza di chiedere,non grido,non parlo.Tutte le parole che ho detto sono stanche di ripetersi.Ciò che vorrei ora non è nemmeno più uscire e vederti .Mi basterebbe saperti vivo.E ho solo muri di gomma intorno,contro cui rimbalzano i miei pensieri.L'ansia graffia alle spalle.A mezzanotte faccio cose assurde,tipo ritagliare facce da un giornale o rilavare le posate una ad una,strofinandole con cura.Mi dedico agli oggetti.Li guardo con attenzione.Li maneggio con cura.Poi,scaravento un bicchiere a terra ,solo per sentire il rumore del vetro che si infrange.Raccolgo i vetri con cura e li metto dentro un altro bicchiere.Questo gesto mi sembra illuminante.Mi da uno strano vigore.Alle due di notte cado e precipito in un abisso.Iniziano le visioni tragiche.Ed è sempre più freddo.Accarezzo il mio gatto e solo attraverso il suo calore mi percepisco viva.Per il resto sono alla deriva,disincarnata e muta.Mi chiedo se tu riesci a sentirmi così come io ti sento.
Poi non mi chiedo più nulla.Rimango sul letto immobile ,come immersa e sommersa dall'acqua.Ti vedo tra le rose di Cipro.Canti una canzone sottovoce.Risorgo a me stessa solo dopo il tuo messaggio."Ho dormito tanto ma sono ancora vivo".

3 commenti:

  1. Un grazie IMMENSO alla mia sis UNDERCAOS che ha trasportato tutto il mio blog da SPLINDER...e ci ha messo pure la musica !!!!...senza di lei non ce l'avrei fatta !! (...anche stavolta!!!)

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  2. Perchè ho visto me dietro - davanti - di lato le tue parole?
    Oggi ho un nervo che mi duole più degli altri giorni e so che nessun messaggio mi appagherà.
    Grazie per la lettura.

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  3. ho poco da dire.
    è tutto silenzio e ascolto.
    per questa meraviglia.
    *

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