dove s'annidano pensieri umidi
come scrosci di pioggia
-denso sperma di ragazzini perduti-
polluzioni notturne di brividi e sale
frumento che cresce
nelle arterie dannate
di campi senza fine
nella maschera di seta
che ti copre gli occhi e
ripara i tuoi nervi sottili
da una madre luna
bianca
di pelle e sangue
scava con le dita dentro il fango
che copre le tombe e
rinchiude i timidi cuori
apri la gabbia al falco notturno
che cerca nutrimento
vieni ad abitare
nella mia cattedrale di erotemi e velluti
senza esitare
apri
la ferita rossa come il tramonto
senza testa
oscilla le braccia
come grano maturo
che si offre alla falce
fatti scala di pietra che conduce al mare
-assaggia ogni frutto che il dio d'Eleusi ti dona-
e stai nudo tra le mie braccia
Stai
-senza parole-
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