ma quel suo guscio di conchiglia
sembra un pozzo senza fondo dove temi di precipitare.
Chi può dire con certezza cosa desiderano i nostri corpi?
Tieni la tua anima al guinzaglio che urla strepita e
piange silenziosa mille lacrime di brina.
Ti copri gli occhi per non vedere e
sottopelle si insinua dolcissima
la carezza di una Madre.
Mi hai lasciata sola mentre calavano le ombre
ed ora che ti chiedo di danzare con me
stai immobile
come una nave arenata tra le dune.
Perso tra le onde l'eco della tua risata
mentre la bella Penelope cupa d'occhi
tesse la tela e prega il tuo ritorno.
Quante prigioni si costruisce un uomo
per darsi sicurezza?
Oltre la barriera corallina
si stendono distese immense di papaveri .
Le mie mani hanno lavato stracci e
medicato ferite.
Le mie dita hanno graffiato pareti.
Le tue sono ancora lisce ,
come quelle di un bambino.
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