(Continua..)
" poi c'era Zadie smith -con quel fiore orchidea tra i capelli raccolti-parlava con una signora in blu -muoveva le dita sottili-occhi neri e viso da cerbiatta-la vedevo trasfigurata in latex nero-perfetta dominatrice di corpi-sotto l'arco di san pierino i tossici storici sedevano all'ombra-affabulavano piste-zadie passava tra loro come la puttana di Itaca-schiacciava tra i denti succosi acini d'uva-mentre Orsa tornava la sera si vedevano tutti allo small-carnefresca fotografava insegne stradali-eolo sognava cavalli neri ../-atarax e jezabel tornati dal mare con pelle caffe'-..
languivano affranti da affronti di sole-michael sull'aereo tornava nella grande mela e i cure cantavano "Forest"mentre amaranta non riusciva a fotografare il dolore
per troppo amore
e rod voleva essere il nuovo mister leather del silver stud e orsa aveva visto un vecchio oggi morire-un suono sottile gli era uscito dalla bocca"ahahah ah"ed era andato cosi'-senza troppo rumore-..e zadie metteva quel fiore perche' le ricordava sua madre -ma/la/carne malediva quei giorni e lefty aggirava pensieri suomarito intuiva
orsa ora usciva guardava il ponte vecchio e sorrideva la testa leggera e dolci pensieri -un fiore nell'acqua dell'Arno-
..il fiore di Zadie.
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