Stavo venendo da te.Tenevo i pugni stretti in tasca e il cuore m'impazziva di luce.Un fiume in piena il mio sguardo.Solo pensare il tuo nome mi scaldava il sangue.Eri il mio laccio emostatico.Ti stringevo forte e tu mi mostravi la vena.Tenera e pulsante,come una piccola madre che accarezza la testa al figlio appena nato.Anche in mezzo alla gente avevamo un nostro cerchio magico dove stare da soli.L'iniziazione degli occhi.La tenerezza delle mani. Missis Strangelove aveva bevuto troppo.Come fanno le ragazzine al primo appuntamento.Ma ora era una donna .Il ragazzo greco ebbe mille premure e la portò nelle fessure della notte.La fece sentire a casa.Nell'immensa casa del suo cuore di mercurio.E lei vide i suoi giardini segreti,i suoi melograni e le rose e la sabbia di Pafos sulla punta delle sue dita. Era una nuova alba,era una perla che luccicava al sole.era l'odore della terra dopo un temporale. Ora c'è un Tempo nuovo ,un riverbero di tristezza e un vorticoso desiderio di gioia. Missis Strangelove sente che tutto questo è meraviglioso.E' oltre l'Amore.Non esistono parole per dirlo . *c'era come un piccolo tormento sottile dentro i miei occhi notturni...correvo a perdifiato e poi cadevo .e mi sanguinavano le ginocchia. mia nonna mi portava al cimitero e cambiavamo l'acqua ai fiori dei morti-stavamo sedute sulla tomba di famiglia -io col mio fermaglio a forma di stella e lei coi capelli legati in una lunga treccia -come un groviglio di serpenti smeraldini affamati di sole- tutte le cose che voglio dirti galleggiano come meduse nel mio sangue- ho una nostalgia immensa di te* vedi la pioggia...? mia nonna mi diceva sempre che la pioggia era gesù che piangeva. tu capisci..Lefty..che con queste cose che mi dicevano io non potevo non essere triste. scavavo piccoli buchi nella terra per nasconderci dentro petali di fiori.

Lettori fissi

lunedì 12 luglio 2004

.Phil era alto e magrissimo.senza grossa fantasia lo chiamavamo"chiodino".Quando andavamo a milano a prendere la roba ci implorava di tenergli un posto in macchina.partivamo verso le sette di sera con la diane del Divino.Lui diceva"-mi lasciate in via vitruvio e andate tranquilli a farvi le vostre storie-"Phil amava le donne grasse..molto grasse..si era innamorato di Tessa e almeno una volta alla settimana la doveva vedere.Altrimenti"vado giu' di testa".."m'ammazzo"..diceva.
Tessa aveva un viso bello e carne..tanta carne morbida.."E' come il burro.."-diceva lui.."ci scivoli dentro.."Noi lo prendevamo in giro per tutto il viaggio..se stavamo fatti..se eravamo scoppiati gli dicevamo "Chiodino piantala di rompere con le tue cazzate"..ma eravamo degli stronzi sempre,con lui..ci importava solo dell'eroina ..nient'altro...
una notte di luglio,tipo questa..torniamo a prenderlo in via vitruvio..tutti strafatti da non reggerci in piedi..il divino suona il clacson tre volte sotto la finestra della Tessa..suona..e suona e lui non scendeva..allora dico"vado a vedere io ke cazzo sta facendo.."Al terzo piano suono e mi apre un ragazzino biondo..chiedo"tu sei il figlio della Tessa ?..io cerco il "Chiodo"..e' un mio amico..dobbiamo andare..
il ragazzino scappa dentro casa e va a nascondersi chissadove..io entro nella camera da letto e vedo Phil con la Tessa,tutti e due nudi che dipingono su una parete della stanza...dei disegni bellissimi che non vi posso descrivere..mi accorgo che ci sono graffiti e colori dappertutto...io sono senza parole e lui mi dice"io e lei..dopo che abbiamo fatto l'amore..dipingiamo sempre sui muri..la tessa ha il seno enorme colorato di viola e di rosso..sorride..stanchi di aspettare salgono anche gli altri...e ci sentiamo tutti strani.. per tutta la notte abbiamo dipinto sulle pareti delle stanze in un'angolo abbiamo scritto"Tessa*Phil*Marina* Divino *Alice*QUESTO E' IL PARADISO"
In quei giorni il mio nome era Alice..poi ho avuto altri nomi.
Phil diceva che le donne grasse lo facevano innamorare.Quella notte fu concepito un figlio maschio-nato davvero in Paradiso.

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